All’anagrafe Federico Doria, autore e produttore siciliano trapiantato a Bologna, definisce se stesso come “il gesto apotropaico che faresti se un dio ti dicesse che il senso della vita è che la vita non ha senso”. Sospese tra cantautorato classico e (post)post- moderno, le sue canzoni, spesso dissacranti e surreali, sanno anche essere insospettabilmente romantiche e, a loro modo, indubbiamente "pop".
Trenitalia: i rimpianti, i sensi di colpa, gli amori non ricambiati, la sensazione di essere sempre in ritardo;
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